venerdì 6 gennaio 2012
Il programma politico del Sea party
Questo è un manifesto politico per la fondazione di un movimento socio-culturale che cambi radicalmente la società italiana in momenti di radicale crisi politica. Un movimento politico per la guida dell'Italia in 5 punti cardinali di una nuova amministrazione del buon senso, per un "welfare state" sociocompatibile: 1) riforma fiscale tassando le rendite finanziarie e i consumi di lusso più del lavoro e riducendo nel contempo l'evasione fiscale, rendendo detraibili tutti i consumi non di lusso, sul modello statunitense, sospensione delle missioni militari all'estero fino al pareggio del bilancio statale 2) incentivare fiscalmente il lavoro a tempo indeterminato e tassare le aziende che incentivano il precariato o delocalizzano le attività industriali in aree geoeconomiche all'esterno dei confini nazionali, dove il costo del lavoro è più basso 3) piano energetico nazionale, di attuazione statale, combinando combustibili fossili (rigassificatori) con energie pulite(primariamente solare, eolico e biomasse), attuazione prioritaria delle infrastrutture comunitarie che interessano il Paese 4) riforma costituzionale dell'ordinamento repubblicano, eliminando il bicameralismo, diminuendo il numero dei parlamentari, le loro retribuzioni e pensionamenti, annullando le province e operando un federalismo su base macrocomunale (le 20 regioni italiane saranno sostituite da aggregazioni territoriali con autonoma capacità impositiva e catastale), in ragione dei costi "standard" delle prestazioni assistenziali, controllati dall'apparato statale 5) Sviluppo economico nel Mezzogiorno italiano rivolto esclusivamente al settore terziario turistico, in modo da preservare l'ambiente e sanare il dissesto idrogeologico con interventi ecocompatibili, rendendo l'Italia del centro-sud la "Florida" d'Europa. L'istruzione diventerà regionale come la sanità, ma lo Stato manterrà la gestione delle linee d'indirizzo della pubblica istruzione.
Province e regioni vanno ridisegnate: Alpinia (Aosta, province alpine di Piemonte e Lombardia), Padania (Liguria e province padane di Piemonte, Lombardia ed Emilia), Gardania (Trentino Alto Adige, Verona, Brescia e Mantova), Venezia Romagna (Friuli, Veneto senza Verona e fino a Pesaro Urbino incluso), Toscana (compresa a sud l'Etruria fino al Tevere e all'Aniene), Sardegna, Piceno (Marche senza Pesaro Urbino)... Sabinia (Umbria, Abruzzo e Reatino), Lazio (a sud del Tevere inclusa Caserta), Puglia (inclusi Molise e Materano), Lucania (Salernitano, Potentino, Cosentino), Calabria (senza Cosenza), Sicilia... Distretto federale di Roma capitale...
E riguardo la guerra che abbiamo a 400 miglia dalle coste siciliane, che fare? Beh, la soluzione ideale sarebbe un blocco navale affondando tutte le navi pronte a partire con disperati a bordo sulle coste libiche, evitando una guerra in campo aperto in quel territorio...
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